E’ emerso che la manipolazione costituiva una delle quattro categorie della disciplina “Thai” insieme alla medicina (balsami ed inalazioni) al controllo dietetico e alle cerimonie spirituali. Il massaggio thai rappresentava una pratica con profondi risvolti spirituali legata all’insegnamento buddista, tant’è che l’insegnamento del massaggio avveniva nei templi ad opera dei monaci. Anche oggi le scuole più importanti del Paese si trovano all’interno di edifici religiosi oltre che negli ospedali.
Il massaggio thai stretching è composto da 59 movimenti e può essere eseguito anche su lettino del massoterapista a differenza del massaggio tradizionale thailandese che si pratica solo a terra. Il massaggio “thai stretching” è una particolare tecnica che unisce distensione-allungamento muscolare e tendineo insieme alla manipolazione basata sulla digitopressione.
Il “thai stretching” è particolarmente indicato a chi pratica un’attività sportiva o ha un lavoro che richiede intensi sforzi fisici. Gli ex agonisti che richiedano il mantenimento della muscolatura e della elasticità articolare possono alternare la digitopressione cinese a sedute di thai stretching con notevoli benefici nell’evitare i frequenti fenomeni collaterali a carico della muscolatura e delle articolazioni, dovuti al rallentamento dell’attività motoria.
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