Digitopressione

La digitopressione è una delle tecniche orientali (cinese) che prediligo. La medicina tradizionale cinese è polarizzata sulle mutazioni del “Qi” o “energia vitale”. Le concezioni mediche classiche orientali contemplano la vita come un turbine di attività psicobiologiche in continuo divenire. Queste attività vitali hanno un percorso nei “meridiani”, che sono profondi e comunicano con la superficie cutanea attraverso microzone precise utilizzate come punti di agopuntura.
La sollecitazione di questi punti permette di interferire ed agire su complesse manifestazioni metabolico-funzionali. La ricerca moderna ha confermato molti dei dati della tradizione orientale.
Il massaggio, o meglio il micromassaggio, è la più antica tecnica terapeutica che consenta di curare attraverso il “contatto” interumano.
Le similitudini tra agopuntura e digitopressione sono tante: stessi i principi fondamentali, stesse le modalità di funzionamento, stessi i punti di intervento. La digitopressione, al contrario dell’agopuntura, non si avvale di strumenti ma, come questa, agisce mediante la pressione delle dita, esercitando un micromassaggio che funziona in maniera simile al trattamento con l’ago.
L’azione della pressione delle dita su un punto determina risposte riflesse. Nell’azione superficiale la risposta è di tipo sedante (ricettori tattili), il massaggio più profondo interessa i vasi (risposta tonico trofica), più profondo ancora masse muscolari (risposta tonico muscolare).

Ho appreso le tecniche di digitopressione in Cina, in strutture sanitarie locali. La pratico da quasi 20 anni e, assieme a mio fratello Antonio, abbiamo contribuito a diffondere la disciplina in Italia posso quindi affermare che è una tecnica di straordinaria efficacia, specie nel trattamento terapeutico..